Al poeta dei mondi


Almustafà porta il dono,
raccolto dal ramo di cedro,
per l’essere ricercatore
della saggezza di vivere,
esistendo nel fluviale tempo.

Assaporo le sue parole d’oceano
in una goccia d’acqua,
ascolto il popolo di Orfalese chiedere
illuminazione al maestro,
in un fiorire di preghiere
nel Mese delle Messi.

In esilio,
non va il battello d’amore,
luce,
nel bene e nel male,
dell’uomo che cerca,
all’infinito,
di diventare umano.

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